Capitolo 16

Collaudo generale


Con l’ultimazione dei lavori di sistemazione del Cavo Napoleonico a Scolmatore delle piene del fiume Reno, si è posto mano alla esecuzione delle necessarie operazioni di collaudo generale del complesso, per accertarne in via definitiva la piena affidabilità e sicurezza di esercizio.

A tale scopo venne redatto un apposito studio, articolato su tre fasi successive, sottoposto in data 2-10-1963 al parere del superiore Provveditorato Regionale OO.PP. per il benestare. A seguito di ciò, detto programma venne sottoposto all’esame del Ministero LL.PP. che, con propria nota n.673 del 9-11-1963 ne approvò la realizzazione.

La prima fase programmata, comprendeva, in sintesi:

  1. portata massima di scolmo, 160 mc/sec;
  2. volume massimo di invaso, mc 3.500.000 (pari ad una quota in Cavo di +8.50);
  3. verifica della funzionalità delle opere principali (in esercizio);
  4. controllo della tenuta idraulica del Cavo, nei limiti delle quote di invaso raggiunte.

Le operazioni relative a tale prima fase, iniziate nel novembre del 1963, si protrassero sino a tutto il 1965, con raggiungimento e anche leggero supero dei limiti come sopra fissati.
Nel complesso, l’esito delle prove effettuate è stato soddisfacente, con l’accertamento del buon funzionamento in esercizio degli impianti preposti alla derivazione delle acque da Reno ed al loro scarico in Po.

Naturalmente, come in dettaglio descritto nelle “OSSERVAZIONI GENERALI” in chiusura dei precedenti capitoli, nel corso di tali prove si sono rilevate alcune carenze, alle quali si è cercato di porre rimedio con interventi esecutivi successivi.
Nel frattempo, alle carenze “strutturali” di tutte le opere costituenti il Cavo Napoleonico, si stanno sommando quelle dovute alle necessità manutantorie sempre più pressanti: controllo dei degradi delle varie strutture in c.a., ripristino degli assetti delle carpenterie metalliche, aggiornamento delle apparecchiature elettriche, meccaniche ed oleodinamiche, verniciature periodiche delle strutture metalliche, ecc.

Il tutto, ovviamente, ferma restando la necessità del completamento dei rivestimenti nel tratto terminale del Cavo, per realizzare la capacità di invaso e di tenuta progettualmente prevista.

Dopo di che, sarà possibile dare corso e completamento alle fasi successive di verifica della piena idoneità dell’intero complesso idraulico.
Non è certo impresa da poco. Occorrerà un notevole impegno tecnico ed economico, commisurato all’importanza dell’Opera realizzata.


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